by Published On: Dicembre 15, 2023

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Nuvole di parole

Viviamo immersi tra nuvole di parole. Parole che scorrono dagli schermi giganti appesi alle facciate degli edifici,  sugli schermi minuscoli dei nostri devices. Frasi fatte, generici appelli all’inconcludenza. Leggiamo i risultati di sondaggi che variano in tempo reale sotto i nostri occhi, il motto seducente dell’ultimo profumo creato da una nota maison, la notizia più ricercata dell’anno, le cinque parole che fotografano questo periodo storico difficile.

Parole colorate, sillabe verticali, caratteri corpo 12 scorrono e si addensano davanti ai nostri occhi. Senza tregua.

Accendono curiosità momentanee, livori, sdegno, futili entusiasmi che hanno il potere di volatilizzarsi dopo poco tempo senza lasciare alcuna traccia nelle nostre giornate.

A differenza nostra, come in una frenata sull’orlo dell’abisso – con cascate di parole, immagini e pensieri – ci inchioda la produzione visiva del poeta e artista Nanni Balestrini*.

Le sue frasi e le lettere sminuzzate sono apocalittiche e leggere. I collage neri o a colori, con foto di cronaca, pubblicità, paesaggi o con opere di storia dell’arte, contengono tutti un enigma.

Le parole fatte a pezzi sono echi di emozioni umane. Di un mondo che evolvendo involve ma – pronunciando con flebile voce vogliamo tutto – non si rassegna.

Di questi collages, di queste opere visive create negli anni settanta e ottanta, bisognerebbe farne piccoli libri. Pagine fitte di parole triturate, così come è capitato per le numerose poesie, da leggere rigorosamente ad alta voce, poco prima della resa.

ISTRUZIONI PRELIMINARI

il nostro mondo sta scomparendo
i tramonti succedono ai tramonti
si può sentirne lo strappo silenzioso
scorrere il sangue la vita che fugge
su fogli di carta corrosi sbiaditi
accarezzando le parole ancora visibili

accarezzando le parole ancora visibili
supreme famose finzioni si dissolvono
su fogli di carta corrosi sbiaditi
i tramonti succedono ai tramonti
in una realtà caotica ostile immensa
non sappiamo chi siamo né dove andiamo

non sappiamo chi siamo né dove andiamo
le vecchie certezze se ne vanno
in una realtà caotica ostile immensa
supreme famose finzioni si dissolvono
la nostra urgenza di ordine si annulla
in un reticolato di possibilità infinite

in un reticolato di possibilità infinite
proviamo ogni volta con parole diverse
la nostra urgenza di ordine si annulla
le vecchie certezze se ne vanno
tutto si ramifica si scompone si mescola
gli esperimenti non producono un sì o un no

gli esperimenti non producono un sì o un no
ma un continuo flusso di probabilità
tutto si ramifica si scompone si mescola
proviamo ogni volta con parole diverse
nessuna ricerca di risposte assolute
poiché ogni sviluppo è segnato dalla discontinuità

poiché ogni sviluppo è segnato dalla discontinuità
rottura radicale e definitiva con l’evoluzionismo
nessuna ricerca di risposte assolute
ma un continuo flusso di probabilità
il punto è dove la catena può essere spezzata
la contraddizione principale muta continuamente

la contraddizione principale muta continuamente
nella violenza che stravolge la quotidianità
il punto è dove la catena può essere spezzata
rottura radicale e definitiva con l’evoluzionismo
teoria materialista della contingenza
il tempo in cui l’uno si spacca in due

il tempo in cui l’uno si spacca in due
guardando l’evento da prospettive parziali
teoria materialista della contingenza
nella violenza che stravolge la quotidianità
nella durata mutevole delle congiunture
forze eterogenee si compongono su una linea comune

forze eterogenee si compongono su una linea comune
secondo una relazione non predeterminata
nella durata mutevole delle congiunture
guardando l’evento da prospettive parziali
scomporre e ricomporre in equilibri alternativi
la scrittura come un flusso non come un codice

la scrittura come un flusso non come un codice
costruzioni associative e accumulative
scomporre e ricomporre in equilibri alternativi
secondo una relazione non predeterminata
arricchisce il significato rendendolo plasmabile
la forma liberata dalla palude delle sintassi

la forma liberata dalla palude delle sintassi
sequenza di immagini sparate come slogan
arricchisce il significato rendendolo plasmabile
costruzioni associative e accumulative
rendere partecipe il lettore azzerando il linguaggio
contro l’abuso la convenzione lo svuotamento di senso

contro l’abuso la convenzione lo svuotamento di senso
non più dominanti e dominati ma forza contro forza
rendere partecipe il lettore azzerando il linguaggio
sequenza di immagini sparate come slogan
l’attacco va minuziosamente preparato
secondo una prospettiva rivoluzionaria

secondo una prospettiva rivoluzionaria
un altro mondo sta apparendo
l’attacco va minuziosamente preparato
non più dominanti e dominati ma forza contro forza
si può sentirne lo strappo sonoro
scorrere il sangue la nuova vita che arriva

 

Nanni Balestrini (Milano, 1935 – Roma 2019), ha vissuto tra Roma e Parigi. Negli anni Sessanta è stato tra i principali animatori della stagione della «neoavanguardia». Autore di numerose raccolte di poesia e di romanzi di successo tra i quali Vogliamo tuttoGli invisibiliI furiosi. Con altri è stato ideatore di storiche riviste come «Quindici», «alfabeta» e «alfabeta2». La casa editrice DeriveApprodi ha pubblicato quasi tutte le sue opere.